Provincia di Cremona

Pubblicato il 21 ottobre 2025 alle ore 11:34

Ospedale di Cremona, il M5S chiede trasparenza: interrogazione in Parlamento

La deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere garanzie di trasparenza, legalità e controllo nella realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, un’opera da oltre 438 milioni di euro finanziata con risorse del PNRR, del Fondo Complementare e fondi regionali e statali.

«Un intervento di questa portata – spiega Barzotti – richiede la massima attenzione. Parliamo di una delle opere pubbliche più rilevanti del panorama sanitario lombardo: è indispensabile assicurare che ogni fase, dalla progettazione all’esecuzione, si svolga nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e tracciabilità. È nostro dovere garantire che fondi pubblici di questa entità non vengano gestiti in modo opaco o inefficiente».

L’interrogazione chiede al Ministero di valutare l’attivazione di strumenti di vigilanza collaborativa con ANAC, protocolli di legalità e cabine di regia interministeriali, coinvolgendo anche le amministrazioni locali e la società civile.

Barzotti evidenzia inoltre l’urgenza di presidiare ogni passaggio procedurale, ricordando i precedenti di opere avviate e mai concluse in Lombardia:
«L’obiettivo è evitare che un progetto di tale importanza si trasformi nell’ennesimo cantiere infinito, con tempi e costi fuori controllo».

La consigliera comunale del M5S a Cremona Paola Tacchini aggiunge:
«La situazione che riguarda la realizzazione del nuovo ospedale di Cremona resta per il Movimento 5 Stelle cremonese un’opera di dubbia utilità che richiederà molte risorse pubbliche. Tuttavia, essendo l’iter già avviato, resta fondamentale un controllo su ogni passaggio, dalla progettazione all’esecuzione. Ci preoccupa la gestione ambientale di una costruzione in piena zona cittadina, accanto alla struttura esistente, con un cantiere previsto di durata decennale. Ben venga quindi questa interrogazione a livello nazionale, ma sarebbe auspicabile valutare anche a livello regionale l’alternativa di un recupero della struttura esistente».

Ecco il testo dell'interrogazione: 

Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - Per sapere - premesso che:

La realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, come noto, rappresenta una delle opere pubbliche più rilevanti e strategiche nel panorama della sanità lombarda, con un investimento complessivo pari a circa 438 milioni di euro, provenienti da una pluralità di fonti: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Fondo Complementare, fondi regionali e statali.

L’opera rientra negli obiettivi del PNRR, in particolare nella componente volta alla realizzazione di presìdi ospedalieri moderni, tecnologicamente avanzati, energeticamente sostenibili e meglio integrati con la rete dei servizi territoriali.

La costruzione del nuovo ospedale comporterà l’attivazione di numerose procedure di affidamento di lavori, forniture e servizi, per importi considerevoli, inclusi appalti per progettazione, costruzione, impiantistica, arredi sanitari, tecnologie digitali, infrastrutture connesse e sistemi energetici.

La rilevanza economica e sociale dell’opera, unita all’urgenza imposta dalle tempistiche stringenti del PNRR, rende indispensabile garantire il massimo livello di controllo, vigilanza e trasparenza, affinché l’intervento non solo venga realizzato nei tempi previsti, ma sia anche conforme ai principi costituzionali di legalità, buon andamento e imparzialità di cui all’art. 97 della Costituzione.

Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.lgs. 36/2023 promuove la digitalizzazione delle procedure e prevede strumenti innovativi per semplificare e accelerare le gare, ma proprio per questo richiede presìdi più efficaci di monitoraggio e controllo, in particolare nei casi di grande impatto economico e sociale.

Nell’ambito degli appalti finanziati dal PNRR, si renderebbe opportuno attivare strumenti di vigilanza collaborativa con ANAC, protocolli di legalità, cabine di regia interministeriali e osservatori civici locali, con il coinvolgimento di enti pubblici, società civile e autorità di controllo, al fine di presidiare con efficacia le fasi più delicate dell’iter procedurale.

È interesse generale, anche alla luce delle esperienze pregresse nel settore delle grandi opere pubbliche sanitarie, scongiurare qualsiasi rischio di opacità, infiltrazione mafiosa, corruzione o uso distorto delle risorse pubbliche, specialmente in un’opera che si pone come punto di riferimento per l’intero territorio lombardo.

Si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intendano adottare al fine di garantire che tutte le procedure di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti relativi alla costruzione del nuovo ospedale di Cremona - finanziato per oltre 400 milioni di euro con risorse pubbliche e PNRR – siano svolte nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, legalità, concorrenza, tracciabilità e responsabilità amministrativa.

M5S Crema: Gli educatori professionali delle cooperative verranno finalmente contrattualizzati

 Il M5S Cremasco aveva denunciato la cattiva abitudine di sotto inquadrare gli educatori che offrono servizio a favore di ragazzi con disabilità. Ora si è arrivati ad un punto di svolta, soprattutto grazie alle pressioni, anche recentissime, nelle sedi istituzionali e presso l'ispettorato del lavoro da parte del M5S Cremasco. Durante la conferenza stampa convocata questa mattina la deputata Valentina Barzotti ha comunicato di aver depositato un’interpellanza parlamentare per richiedere che l'adeguamento venga esteso a tutti i lavori delle altre cooperative che prestano servizio in base ai contratti in essere con Comunità Sociale Cremasca e che vengano inoltre riconosciuti i mancati emolumenti come rimborsi: circa 80 euro al mese per ogni mese di ogni anno lavorato senza il corretto inquadramento richiesto dalla legge.

Manuel Draghetti e gli attivisti del M5S Marco Columpsi e Roberto Ripamonti rivendicano una battaglia portata avanti per anni, nel silenzio di amministrazione e CSC: “Abbiamo dato eco in ogni sede a questo grave abuso grazie al lavoro di squadra di tutto il nostro gruppo. Abbiamo presentato in Consiglio comunale diversi atti dal 2021, poi al Pirellone con il nostro ex portavoce regionale Marco Degli Angeli con il quale abbiamo incontrato anche l'ispettorato del lavoro e infine in parlamento con Valentina Barzotti. Troppi lavoratori sono stati sotto-inquadrati: non è tollerabile che chi ha affidato il servizio (CSC) e ha occupato ruoli apicali all'interno del palazzo comunale negli ultimi anni, appartenente ad un partito, il PD, che evidentemente solo a parole è dalla parte dei lavoratori, non abbia mosso un dito per fermare questa pratica illegittima in tutti questi anni. Il Sindaco Bergamaschi, l'ex sindaco Bonaldi e l'ex assessore Gennuso hanno nascosto per anni la testa sotto la sabbia. Oltre ad una questione di paga e diritti, c'è anche una questione di qualità del servizio. Se infatti gli educatori professionali non vedono riconosciuti i loro più elementari diritti, è conseguente un continuo turnover con ripercussioni pesanti sulla qualità del servizio offerto a persone con grandi fragilità.

 

Educatori, M5S Crema vince la battaglia

Gli educatori professionali di una delle cooperative accreditate presso Comunità Sociale Cremasca verranno finalmente contrattualizzati con il corretto livello e otterranno i relativi aumenti in busta paga 

Il caso è stato denunciato nel 2021 dal M5s Cremasco, che aveva scoperchiato la cattiva abitudine di sotto inquadrare gli educatori che offrono servizio a favore di ragazzi con disabilitá. Ora si è arrivati a un punto di svolta, soprattutto grazie alle pressioni, anche recentissime, nelle sedi istituzionali e presso l'ispettorato del lavoro da parte dei rappresentanti grillini cremaschi. Che però non si fermano qui e, durante la conferenza stampa convocata questa mattina, hanno comunicato che, tramite la deputata Valentina Barzotti, collegata online per l'occasione, hanno depositato un'interrogazione parlamentare per richiedere che l'adeguamento venga esteso a tutti i lavori delle altre cooperative che prestano servizio in base ai contratti in essere con Comunità Sociale Cremasca, e che vengano inoltre riconosciuti i mancati emolumenti come rimborsi: circa 80 euro al mese per ogni mese di ogni anno lavorato senza il corretto inquadramento richiesto dalla legge. Si parla di oltre un centinaio di lavoratori coinvolti. 

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